Cerca nel blog

11 maggio 2018

Erano


talmente vicini
infilzati nel mio sguardo
quei tuoi occhi splendidi
che mi mandavano in estasi.
Penetranti come lama di spada
che violava la mia anima.
Io percorrevo il tuo viso
non mi stancavo di farlo
avevo il solo timore
di perderlo e non ritrovarlo.
Quel viso di candida tela
che tingevo con i miei baci.
Non c'era nessun'altra ragione
per la quale versare il mio sangue
il tuo volto di austera bellezza
era un medioevale cammeo
di sopraffina arte gotica
come fosse un manoscritto prezioso.
Infine il mio incubo peggiore
è diventato crudele realtà
i tuoi occhi sono svaniti
lasciandomi cicatrici profonde
io, illuso, ti attendo ancora
intanto dimentico d'essere vivo
nascondendomi dentro me......
Diritti Riservati (C)
Gennaro Martusciello

Nessun commento:

Posta un commento