in mezzo al suo clamore
esile e alta,
in lutto, maestà di dolore
una donna è passata
con un gesto sovrano
l'orlo della sua veste
sollevò con la mano
era agile e fiera
le sue gambe eran quelle
d'una scultura antica
ossesso, istupidito,
bevevo nei suoi occhi
vividi di tempesta
la dolcezza che incanta
e il piacere che uccide
un lampo.. e poi il buio!
bellezza fuggitiva
che con un solo sguardo
m'hai chiamato da morte
non ti vedrò più dunque
che al di là della vita,
che altrove, là, lontano
e tardi, e forse mai
tu ignori dove vado,
io dove sei sparita;
so che t'avrei amata,
e so che tu lo sai........
Diritti Riservati (C)
Gennaro Martusciello
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